Pronti, partenza, via! Ripartono i Fuel From Hell con un nuovo contratto per la Street Symphonies Records e un nuovo lavoro.
Nonostante l’avvicendamento al microfono, che segna l’ingresso dell’ex Thunder Road, Phil Lasher, la formula sonora del gruppo friulano è rimasta pressoché inalterata, regalandoci undici tracce di hard rock ottantiano dove, rispetto al passato, mi sembra meno marcata l’influenza street.
Lasher lascia il suo impronta con la sua timbrica molto più acuta e alta rispetto a quella di Krawall e anche se preferisco le voci più sporche, il nuovo singer ci dimostra di saperci fare (“December ’89”).
Le partiture prettamente 80’s sono forse anche un po’ troppo convenzionali, ma il risultato finale convince grazie agli evidenti requisiti esecutivi dei componenti e ce ne danno prova nei class hard rock a stelle e strisce di “Electrified”, “Nowhere In The Night”, “Bad Jane” e “House Of Love”.
Con “Poison Whiskey” i cinque approdano in territori sleaze rock and roll con tanto di honk tonk piano, mentre in “Some Girls” si fanno più evidenti le influenze Seventies.
Con la power ballad “Send Me Your Love” invece, i Fuel From Hell ci sorprendono proponendoci un brano quasi Aor, mentre “Anything Goes” e “17 & Wasted”, richiamano soluzioni chitarristiche di AC/DC e Kiss.