Ad un anno esatto dal meraviglioso omonimo debutto, tornano i lariani Faz Waltz con l’atteso come-back “Life On The Moon”, presentato con un artwork che pare uscito da un romanzo di Jules Verne. Mentre il primo album abbracciava tout-cort gli stilemi del British Glam rock dei 70’s e spaziava all’interno del movimento con grande libertà, richiamando Silverhead e Sweet ma anche primi Queen e Sparks, il come-back si focalizza su innegabili influenze T.Rex e melodie squisitamente pop, ma è anche caratterizzato da una forte dose di personalità, evidente soprattutto nei momenti più riflessivi e romantici dell’album. La magia di Marc Bolan rivive in tutto il suo splendore mentre scorrono “Love Limousine”, “Get On Down” e “Life On The Moon”, brani che provocano più di un brivido grazie al timbro caldo ed all’impostazione vocale di Faz La Rocca.
Eccellente compositore ed arrangiatore di tutti i brani del disco, Faz è l’autentico Deus ex-machina della band e quando siede al pianoforte diventa superbo interprete di struggenti ballate, difficile rimanere indifferenti a “Lucky Man”, “Mr.Sorrow” e “Marble Eyes”, dolci, romantiche e suadenti. Ma i suoi Waltz dimostrano anche d’essere una band vera, Dario e Diego formano una sezione ritmica precisa e compatta, Omar è un chitarrista incisivo ed elegante, insieme creano un sound ben definito e completo in ogni singolo dettaglio, tappeto sonoro ideale per le performance del carismatico frontman. Con “Friend Of A Nightmare” la fa da padrone un pop-rock di lusso, elegante e ruffiano, “Long For Your Love” è la “Buick MacKane” del 2000 mentre con “Nice Bomb” e “Teenage Monkey”, due rock’n’roll ad alto voltaggio, esce prepotente il personalissimo estro della band, che riesce a fondere un songwriting di chiara ispirazione vintage a sonorità moderne e taglienti.
n definitiva “Life On The Moon” è un lavoro maturo ed ispirato, degno successore e seguito ideale di quello d’esordio, l’evoluzione dei ragazzi è evidente e la band si conferma tra le migliori del panorama rock odierno.