La musica proposta dal combo americano è un puro (e scontato) street rock devoto alle band che ne hanno fatto la storia, come Motley Crue, L.A. Guns, New York Dolls e con l’aggiunta di elementi punkeggianti e anglosassoni.
Il giovane quartetto del Massachusetts quindi, ha sì come background nomi altisonanti della scena hard rock degli anni 70 e 80, ma il loro album convince a metà, fondamentalmente per la poca creatività compositiva, che viene amplificata dal numero di tracce presenti, ben 13.
Ascoltando “Dead End Tricks” quindi, si nota subito una certa omogeneità, che ha un’impennata d’orgoglio sul finale con lo sleaze rock and roll di “Better Off Blonde”, con la trashy “Boulevard Red” e nella stradaiola “Porn Star”, che mi ha portato alla mente l’ex Gunner, Gilby Clarke.
Tirando le conclusioni posso affermare che gli amanti dello street d’annata troveranno musica per le proprie orecchie, per chi ne ha già fatta indigestione di questo genere, è un acquisto tutt’altro che obbligatorio.
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