Dal calderone immenso dell’underground italiano esce un piccolo grande disco confezionato artigianalmente ma con cura e passione. Il debutto del chitarrista e songwriter italiano Daniel Gazzoli infatti è fresco, frizzante pur essendo rigorosamente ancorato a tutti gli stilemi stilistici dell’hard cromato anni ’80…se l’anno di pubblicazione stampigliato sopra al disco fosse 1989 nessuno si accorgerebbe dell’inganno!
Night Hunter è un disco “vecchio” ma non obsoleto e suona dannatamente vario saltando – qua e là – dal class metal all’hard rock, dallo sleaze all’Aor in un fluido unico, mescolato sapientemente dalla chitarra fumigante di Daniel e dalla bella voce di Leonardo Guillan.
Si comincia con il metal melodico e cromato di “Night Hunter” e della successiva “Forged By The Pain” che evidenzia un ottima scrittura ed un attenzione particolare per gli arrangiamenti. “Liar” sembra uscita dalla penna del Malmsteen più mainstream.
Svolta sporca e grezza con l’hard blues muscolare di “Self Destruction Blues” per poi passare all’Aor solare e “radio friendly” di “Heartblame”.
Con “Run” l’acceleratore viene di nuovo schiacciato per un hard robusto tutto nervo e velocità, con un chorus arioso e trionfale. La ballad pianistica “Prayer For An Angel” mette in risalto il talento ai tasti d’avorio di Luca Zannoni.
Ancora sugli scudi un ottimo arrangiamento, soprattutto vocale, nella più oscura “Dont Leave Me Alone” per poi avere la sberla finale di “The Beat Of My Heart” che chiude il disco con un metal saltellante che esalta la ritmica forsennata del drummer Luca Ferarresi (dietro le pelli anche dei Perfect View).
Il debutto di Daniel Gazzoli sarà sicuramente derivativo ma risulta essere una piacevole sorpresa a cui merita dar fiducia…bravi!
(2016 – Street Symphonies Records)
