Siamo arrivati alla fine del 2013 ed è tempo di bilanci.
Dando un occhio all’annata discografica nostrana, mi sono accorto con piacere che “vecchie” conoscenze che popolavano i locali del nord Italia una decina d’anni fa, quest’anno si sono rifatti vivi: gli Hollywood Vampires con il loro ottimo Ep; i Midnite Sun, con quello che potrebbe essere l’album d’addio; i Fuoriuso, con un disco “fantasma”; Sweetmauro (Pouty Lips) con I Derelitti e ora, come ultimo regalo, il pancione con la barba bianca mi ha portato sotto l’albero anche il CD dei Baby Ruth in formazione originale! …Ok, è uno split con gli svizzeri Deadly Dive, ma ci sono pur sempre quattro canzoni nuove di zecca.
Il gruppo padovano si lascia un po’ alle spalle le atmosfere festaiole di “Mr. Right Man” per virare verso un cazzuto hard rock… Non so se sia per scelta o semplice evoluzione artistica, ma il nuovo sound, distante dalle sonorità del debut album, mi convince a metà.
Sono così legato a canzoni com “Rock Me On”, “Honey”, “Rosieline” e al loro mood scanzonato, che faccio un po’ fatica a legare con pezzi come “Faster Than You All”, anche se c’è da dire che “Obsession” è un bel pezzo di moderno hard rock, che “Sweat It” è quella più vicina alle loro vecchie produzioni e che la lenta “Ronnie Lake” ci fa sentire i Baby Ruth più… maturi.
Le rimanenti cinque tracce del CD sono occupate dai compagni di etichetta Deadly Dive, che ben mi avevano impressionato con il loro mini d’esordio. Potrei spendere le stesse parole per queste canzoni: gran tiro, bei chitarroni, ma serve qualche “hit”.
Mancano ancora quindici giorni alla fine dell’anno, chissà se Babbo Natale mi farà trovare sotto l’albero anche Bastet e Crackhouse…