Nostalgia e un sorriso ebete mi hanno accompagnato durante la lettura di “Mental Beat”, una fanzine vecchio “stampo” realizzata da Miguel Basetta e dalla sua cricca di punk rocker.

Pur essendo il numero zero, “Mental Beat” è praticamente il seguito di quell’Oriental Beat che ci aveva lasciato nel 2006 e che vide tra i suoi writer personaggi poco affidabili come Simone “DeadEnd” Parato (Hollywood Killerz), il Mahatma Pacino (Bastet, Armed Venus), ma anche una vagonata di recensioni e interviste della scena glam punk e rock and roll.

Non so cosa sia passato nella testa del Basetta per far uscire nel 2013 una fanzine cartacea, sta di fatto che provo nei suoi confronti immenssa ammirazione e invidia per aver trovato il tempo e le motivazioni per rimettere in piedi tutto.

Non ho idea di come ci sia riuscito e quanta gente ne sia coinvolta, ma so benissimo cosa vuol dire, visto che anche il sottoscritto nel lontano 1997 passava diversi sabati mattina in copisteria a fotocopiarsi centinaia di pagine, per poi tornare a casa, pinzare tutto e preparare i pacchettini da spedire in giro per il mondo.

Non so se oggi l’iter di lavorazione sia lo stesso, ma leggendo le pagine di Mental Beat si denota che molte delle facce che lo popolano, potevano benissimo comparire in qualche recensione della Slam! cartacea: da Ginger dei Wildhearts agli stessi Hollywood Killerz, dai Manic Street Preachers a Iggy And The Stooges, i “protagonisti” che ci fanno sempre godere le orecchie, sembrano essere sempre gli stessi, se poi ci aggiungete gli articoli su Nick Curran, Jane’s Addiction e tanto punk rock, il  tutto scritto con l’inconfondibile stile del Basetta e dei suoi collaboratori, la fanzine FIGA è servita!

Non so cosa ci sarà nel prossimo numero, ma di sicuro scriverò a miguelbasetta@tiscali.it e me ne farò mandare una copia.

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