Per recensire Apocalyptic Youth, devo per forza prima parlarvi del chitarrista Ryan Roxie, recentemente tornato alla corte di sua Maestà Alice Cooper, ma che ha un passato musicale notevole in cui è riuscito ad addattarsi ai diversi trend pur non facendosi mai travolgere, mostrando sempre una propria identità.
E’ partito nel lontano 1985 con i Candy insieme a Gilby Clarke e ha proseguito con gli sleaze rocker Electric Angels, per poi continuare con i Dad’s Porno Mag insieme a Keri Kelli, gli Snakepit di Slash, passando per i suoi Roxie 77, fino a giungere ai giorni nostri con questi Casablanca.
Ma chi sono i Casablanca? Sono un gruppo scandinavo, una sorta di all star band che vede nelle sue fila una serie di nomi più o meno noti della scena svedese: il bassista e calciatore Mats Rubarth; la batterista delle Sahara Hotnights, Josephine Forsman; il chitarrista dei Melody Club, Erik Stenemo e il frontman degli Space Age Baby Jane, Anders Ljung alla voce, un mix di personalità che emerge nell’ascolto del lavoro che, se devo essere sincero, mi ha lasciato un po’ spiazzato, dal momento che mi aspettavo qualcosa di più… classico.
Ho sensazioni contrastanti mentre le canzoni passano nel mio lettore, il disco presenta una serie di elementi diversi tra loro: prendiamo ad esempio la title track che rielabora in chiave personale gli insegnamenti dei Thin Lizzy, oppure il disco rock settantiano di “The Juggler” che sembra rifarsi ai Kiss di Dynasty, oppure ancora con “Deliberately Wasted” o “Rich Girls” dove si espongono ad un certo tipo di pop rock moderno, ma non finisce qui perchè “Secret Agents Of Lust” e “Beast Of Summer” strizzano l’occhiolino al power pop delle vecchie produzioni di Roxie, mentre sono più canoniche “Love And Desperation”, “Last Of The Rockstars” e “A Lifetime On The Run”.
Apocalyptic Youth è un disco vario e che per essere assimilato al meglio necessita di diversi ascolti.