Nonostante siano di Milano, non conoscevo i Bigrough e così, dopo le prime note di “Thunder Guts” mi sono incursiosito e sono andato a leggermi la loro biografia per capire se sono facce conosciute nella “scena”.
Scopro così che la band nasce dal bravo chitarrista Alex Cole, dal batterista Massimo Cavagnera e dal bassista Paolo Vendetti. Aiutati da Carlo Meroni, Matteo “Sig” Santarelli e Marco Sivo dei Planethard iniziano a registrare i primi brani originali che nel novembre del 2011 vengono pubblicati nell’ep Hang On Tight, 5 canzoni di classic rock sporcato di blues e rock sudista.
Sound e tematiche, ripercorrono le freeway tracciate dai dinosauri del rock americano, con la chiatarra di Cole sopra gli scudi e la sezione ritmica a riscaldare l’atmosfera, risulta inutile quindi stare ad analizzare i brani singolarmente in quanto dalla prima all’ultima nota di “Gold Washerman” si respira l’odore dell’asfalto, il sudore del palco, il profumo del Jack Daniels e l’odore del vinile (in questo caso potrebbero essere quelli di Ted Nugent e ZZ Top…).