Arrivano da Indianapolis questi cinque rocker che alla fine degli anni 80 sono stati ad un passo per fare il grande salto: prima messi sotto l’ala protettrice del manager della MCA Bob McCutheon e con i concerti in apertura ad Enuff Z’ Nuff e Bad English e poi addocchiati dalla Geffen Records, grazie a Tom Zutaut e Vicky Hamilton, che li spedirono ai Cherokee Studios di Hollywood per registrare due canzoni: “Be Still My Heart” e “Lost in Me Forever”, rispettivamente un class metal e una power ballad che poco lasciavano spazio all’inventiva.
Sarà per questa poca originalità forse che la band non riuscì a prendere il treno del successo, infatti ascoltando Too Hot To Handle si ha l’impressione di sentire passaggi e soluzioni usati ed abusati in quel periodo, ne sono un chiaro esempio i primi 5 brani presenti che, seppur offrano note liete per un fan del genere, devono molto a gruppi più conosciuti… in “Whiskey & Women” possiamo parlare dei primi Skid Row, nella title-track di Steelheart, in “Mr. Right” e “Another Day” di Tora Tora (con il riff di quest’ultima rubato agli Aerosmith) e nel party rock di “Blue Jean Baby” di Roxy Blue.
Il Cd si completa con sette brani dal vivo, che sono più una chicca per fanatici vista la pessima resa sonora.