Nei primi giorni quando lo staff di Axl ci disse che non avrebbe voluto iniziare in ritardo perché sarebbe andato incontro ad una grossa multa, non ci credemmo per un secondo.
Se non arriva in ritardo, non è Axl Rose!
Dopo quasi due ore di ritardo infatti, alle 2:45 a.m. (era già domenica), sotto una fitta pioggia, i Guns N’ Roses, la main attraction del Rock In Rio, iniziano la loro performance con l’intero di “Chinese Democracy”. Axl Rose arriva on stage con indosso un’impermeabile giallo e la folla si è dimenticata per un momento di tutta questa attesa sotto la pioggia che non ha mai smesso di cadere.
Arriva “Welcome To The Jungle”, che mostra ulna voce di Axl Rose diversa (molto, molto diversa dallo show dello scorso anno). Il chitarrista Ron “Bumblefoot” Tahl incasina un pò il solo per via del suo strano elmetto, ma in questo momento, niente infastidirebbe il pubblico.
Arrivano le hit di “Appetite”, “It’s So Easy” e “Mr. Brownstone”, accolti calorosamente dalla folla, segue “Sorry”, altra traccia press da “Chinese Democracy” prima che Richard Fortus parta con il suo solo di chitarra riprendendo il tema di James Bond.
Poi ecco “Live And Let Die” e “Rocket Queen” che ci fanno vedere la band una band più solida rispetto allo scorso anno, ma che fanno domandare che diavolo sia successo alla voce di Axl’s voice, davvero, ma davvero diversa da quello che la gente è abituata ad ascoltare. Un breve pezzo strumentale di Bumblefoot precede “This I Love” e poi arriva il momento strumentale di DJ Ashba, che fa da tramite perfettamente a “Sweet Child O’ Mine”. Mi chiedo ancora perchè i vecchi fan dei GN’R non riescono ancora ad accettare che non ci sia più Slash, continuando a sostenere che i nuovi chitarristi non sono così buoni, che non sono meglio di lui, ma che sono delle bellissime persone. Axl non avrebbe potuto scegliere di meglio per questa formazione e questo è un dato di fatto.
Il momento più intenso dello show arriva con “Estranged”, anche se non sono molto affezionato a questo brano, devo ammettere che è stato bello ascoltarlo dal vivo di nuovo dopo 20 anni, come dice Axl che poi chiama il suo assistente personale Beta Lebeis, che ha lavorato per lui per ani, per sua sorella e suo padre (ho avuto l’opportunità di incontrare anche lui, è proprio un bravo ragazzo!) e hanno fatto alcune battute sul pezzo dal titolo “Better”… Beta e “Better”…
capito?
Axl ha poi introdotto la band, Dizzy Reed ha iniziato a suonare il pianoforte e poi è partita “Street Of Dreams”. Di seguito ho riascoltato piacevolmente le hit “You Could Be Mine” e “November Rain”, mostrando nuovamente la diversità della voce di Axl. molto strano. Il pubblico apprezza quando arriva “Knocking On Heaven’s Door”, un’altro buon momento prima di concludere il set con un altro brano tratto da “Appetite”, “Nightrain”.
E’ il momento dell’encore. “Patience” e “Paradise City” chiudono lo show e capiamo perchè Axl è ancora considerato una leggenda e uno dei nomi più importanti della storia della musica, anche se è lontano dalla sua forma migliore (fisicamente e vocalmente parlando).
E’ stato un peccato ascoltare meno canzoni di quelle previste, visto che alla stampa avevano annunciato che avrebbero suonato circa 30 pezzi, tra cui la cover di “Whole Lotta Rosie” degli AC/DC, forse se Axl Rose non fosse arrivato così tardi…
Nonostante la pioggia incessante caduta per tutta la notte, penso ne sia valsa la pena per la platea vedere i Guns N’ Roses, sono stati molto popolari in Brasile e lo saranno sempre.
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Guns N’ Roses line up:
Axl Rose: Vocals
DJ Ashba: Lead Guitar
Ron “Bumblefoot” Tahl: Lead Guitar
Richard Fortus: Rhythm Guitar
Tommy Stinson: Bass Guitar
Frank Ferrer: Drums
Dizzy Reed: Keyboards
Chris pitman: keyboards & Samples
Set List:
Intro
Chinese Democracy
Welcome To The Jungle
It’s So Easy
Mr. Brownstone
Sorry
Richard Fortus Guitar Solo
Live And Let Die
Rocket Queen
Bumblefoot Guitar Solo
This I Love
DJ Ashba Guitar Solo
Sweet Child O’ Mine
Estranged
Better
Dizzy Reed Piano Solo
Street Of Dreams
You Could Be Mine
November Rain
Knocking On Heaven’s Door
Nightrain
Patience
Paradise City
“Mi chiedo ancora perchè i vecchi fan dei GN’R non riescono ancora ad accettare che non ci sia più Slash, continuando a sostenere che i nuovi chitarristi non sono così buoni, che non sono meglio di lui, ma che sono delle bellissime persone. Axl non avrebbe potuto scegliere di meglio per questa formazione e questo è un dato di fatto.”
Bumblefoot? DJ Ashba? Buckethead. A me è sempre sembrato più un circo che non una band… non è un fatto di bravura, è una semplice questione di principio: quelli lì NON SONO i Guns’ N Roses, è un progetto solista di Axl, pertanto i fan giustamente non accettano che la band continui a portare quel monicker che non ha più senso di esistere.
Perchè diciamocela tutta, per quanto possano essere bravi i “sostituti”, a questa line-up continuano a mancare tre cose fondamentali: 1) lo stile e il feeling inconfondibile che avevano i precedenti musicisti (la chitarra di Slash era il DNA dei Gn’R); 2) la creatività e la potenza dei brani, a tal punto che basta un solo pezzo di uno dei vecchi cd a polverizzare Chinese Democracy per intero; 3) ma questo è risaputo, la voce di Axl che adesso è solo una barzelletta, ma pare non capirlo lui per primo e si ostina a cantare pezzi che umanamente non sono più alla sua portata.